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logoAnche quest’anno i miei auguri di Natale arrivano in un periodo di pandemia.
Pensavamo di esserne fuori, o comunque di essere vicini alla mèta, e invece siamo ripiombati nella situazione angosciante di un anno fa: i numeri ogni giorno aumentano in modo impressionante, abbiamo ripreso a stare più attenti ad usare le mascherine, a lavarci le mani. Quello che è peggio, abbiamo ricominciato a guardare gli altri con timore, ad allontanarci quando qualcuno si avvicina a noi.
E dunque anche quest’anno sarà un Natale diverso, di lontananze e di vuoti.
In questi giorni sono andata a salutare i bimbi più piccoli, e mi ha molto colpito una cosa: forse più di noi adulti, hanno sviluppato un modo tutto loro di comunicare, fatto di sguardi che sorridono, che abbracciano, occhi che comunicano tutte le emozioni che hanno dentro. Sono due anni che vivono questo brutto incubo, che anche controvoglia indossano la mascherina,  però hanno saputo adattarsi alla situazione, i loro sguardi parlano, abbracciano, sorridono. Prima del Covid, quando passavo per fare gli auguri, loro si alzavano e venivano tutti ad abbracciarmi. L’altro giorno no, sono rimasti seduti al loro posto, ma mi hanno abbracciato con i loro sguardi, i loro occhi sorridevano e mi mandavano gli auguri più belli.
Ecco, vorrei che a tutti voi del Magarotto, grandi e piccoli, arrivasse quella bellissima sensazione che mi hanno trasmesso gli sguardi delle bambine e dei bambini.

Buon Natale a tutti, con gli occhi e col cuore.  cuore

candela